Articolo pubblicato per Brunella Bolloli il 19/01/2013 su Libero.
Donne che si amano (e aiutano gli uomini)
L’iniziativa di Riccio Capriccio a Roma per fronteggiare la crisi: “taglio o piega solidale”
Alessandra e il suo team in aiuto di precarie, studentesse e anche dei maschi maltrattati.
Nel cuore di Roma, a due passi dal Colosseo, c’è una piccola oasi di benessere per le donne. Non è una Spa, ma un salone di parrucchiere, anche se gli spazi non sono immensi e in un angolo vicino alla cassa, sotto al tavolo, c’è quasi sempre Yoda che sonnecchia (o almeno ci prova, nonostante la musica a palla). All’ingresso c’è un divanetto e appese al muro foto delle dive più note. Quelle a cui, almeno una volta nella vita, abbiamo sognato di assomigliare. Se non fosse per la stagnola in testa e il casco da permanente, sembrerebbe di stare nel salotto di casa. Loro, Alessandra, Cinzia, Barbara, Olga e l’insostituibile Franco, lo staff di Riccio Capriccio, ti fanno stare bene, adesso poi sono ancora più vicini alle donne. A partire dal 2013, hanno deciso di fare qualcosa di concreto per fronteggiare la crisi: taglio o piega a soli 8 euro, ogni terzo mercoledì del mese. Proprio quando lo stipendio comincia a scarseggiare e tocca aspettare il mese successivo. Farsi belle senza spendere troppo aiuta e poi quale ragazza rinuncia al parrucchiere? Piuttosto fa economia sul cibo, ma non sui capelli. Il primo esperimento, mercoledì scorso, è stato un successone: 21 appuntamenti in una botta e super lavoro anche per Susy, esperta di unghie e smalti. I soldi, del resto, sono quelli: in periodi di ristrettezze, dopo essere stati dissanguati dall’Imu, dal mutuo, dalla rata dell’asilo e dai regali di Natale, fa comodo prendersi cura di sé senza sborsare una fortuna. E poi loro sono bravi. Lavorano da una vita, sanno dove mettere le mani. In più, hanno unito la solidarietà: taglio solidale per studentesse, disoccupate e “precarie”, ma anche un aiutino ai maschi (che poi, comunque, il salone è unisex). Degli 8 euro del costo del servizio, infatti, 3 vanno in beneficenza al Cam: “Centro di ascolto degli uomini maltrattanti”, che si occupa dal 2009 della presa in carico di uomini autori di comportamenti violenti.
Brunella Bolloli
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